Ieri i miei programmi per il pomeriggio si sono dileguati tutti con un nulla di fatto. Ho deciso allora di fare quattro passi ed arrivare in centro. Mentre camminavo mi sono accorta di farlo tenendo gli occhi bassi, tanto che non conservo il minimo ricordo di qualsiasi cosa o persona io possa aver incrociato nel tragitto. È strana questa sensazione di ritrovarmi con un buco nella memoria di un presente in cui io stessa manco.
Ieri alla Rizzoli in Galleria c’era Jack Vettriano. Ed io non avevo programmi ed ho assistito alla presentazione dei suoi libri. Quando mi sono fatta avanti dopo aver scelto le pagine da autografare, lui, guardando le immagini che avevo selezionato, mi ha detto – I like your taste!-
Io mi sono chiesta – quand’è che iniziamo a dire balle e perché sentiamo la necessità di farlo anche quando non dirle non cambia niente ?-