potrei tornare ad essere
selvatica, primitiva
pisciare dietro l’angolo di un muro
potrei farmi crescere i peli delle ascelle
o mettermi accovacciata contro un uscio
e sarei una donna, femmina di questo futuro
ma se solo dicessi una parola
una sola
crollerebbe tutto il paese.
Qui anche le fondamenta sono fatte di silenzio
e questa mia poesia è la pazzia.
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Sa Sardinna : Case
Sono rimaste poche ombre
delle tegole storte
colate sul grigio dei gusci,
smerlano la storia muta delle case.
Resta qui e là qualche uncino arrugginito
delle finestre, ad arpionare l’aria
sottile sottile:
le punte che bucano un vuoto
così vuoto
che anche il silenzio
se n’è andato via.
Scrivo come se
fossi anch’io
un pezzo, un mattone
tolto alle ore
come se ad un tratto
mancassi anche a questa debolezza
dei muri,
scrivo in questo pugno di vento
legato al niente e
anche scrivere è
leggero leggero.
Come un lenzuolo steso
aspetta che il tempo lo asciughi,
il ricordo lo cancelli
Sa Sardinna : I vecchi
Qui i vecchi non parlano
raschiano dalla gola boli
di antichi addii
densi come universi
che sputano per terra
come fanno gli dei.
Se ne stanno seduti e
reggono sul filo delle schiene
lo squadro dritto dei muri
per quando verrà la sera
a sagomare le ombre
e i loro contorni
da lasciare in testamento : i vecchi,
la morte li disegnerà a figura intera
nella piazza del paese
i più fortunati avranno anche un volto.
Sa Sardinna : Anime
chi è andato via
dice – le poche anime che restano-
per dare un corpo alle ombre di chi è rimasto
Sa Sardinna : Controra
Da qualche punto nel brullo
arriva il suono come di campanaccio:
é così tanto il desiderio
di vedere che qualcosa si muove
che resto alla finestra
cercando la bestia.
Ma è solo il vento che
chissà dove scuote ferro contro ferro.
Nella controra rimane questo, e a lungo,
l’unico suono, l’unico muoversi
ma così nascosto
che posso a stento immaginarlo
poi, ad un tratto, anche il vento,
come un’anima
lascia il paese
e se solo mi muovessi
sentirei sotto i piedi
lo spezzarsi delle sue ossa
Sa Sardinna : Bella ragazzetta
Tu bella ragazzetta
cammini sottobraccio alle altre ragazzine
e sorrido,perché mi viene da aggiungere
“sul Corso del paese”.
Ma tu bella ragazzetta dalla frangia
che ti copre il nero degli occhi
giri soltanto su te stessa
e sai che ora devi solo farti un po’ guardare
prima che venga
anche per te
il tempo di andare
ché qui le strade diventano
lunghe, diventano il tutto del mondo
solo sotto i passi lenti dei vecchi
Sa Sardinna : Le vecchie
È il poggio della chiesa vecchia
dove si alzano in volo, a volte
le piccole vecchie
su su
fino al blocco di roccia
fino alla muraglia immobile
che disegna la rappresentazione di un orizzonte.
Loro, le vecchie aprono ali di grifone
e mettono il cuore a favore di vento
anche quando sembrano ferme.
Ma a volte vengono qui
ad ascoltare solo il silenzio
che hanno dentro
una poi mi dice– quel fico guarda,
l’han fatto seccare-
e che ha cinque figli
-tutti sul continente-
poi ritorna a casa- a riposare- dice
e anch’io voglio andare, fuggire.