Poi venne il tempo dei giardini di rame,
strappati
al mare con le mani,
d’oro disse chi era lì
a guardare.
E crebbero piante
che pur sempre lasciarono sale,
perché sale fu il senso
della guerra e del sorriso,
crebbero fiori dalla saliva delle bocche e lasciarono sale,
perché fu sale il senso
del sangue e della vita.
Si quietarono
le coscienze nel senso giusto delle cose,
ondeggiarono
fra papaveri e grano.
Qualcuno soffiò
credendosi vento,
ma appena si sporcò di odori cambiò direzione,
-follia- gridò qualcuno
credendosi nel giusto.
Poi si addormentò,
fuori il pianto dei bambini
era appena un soffio,
era quasi
un albero
foglie di silenzio.
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