Visti i lunghissimi intermezzi che da tempo separano un post dall’altro è chiaro che la mia fiducia e/o il mio interesse per la rete va ormai scemando. Purtroppo l’opportunità che essa potesse rappresentare un luogo di scambio onesto è sempre più vanificata. Vige invece la corsa alla costruzione di monumentali ego e non importa se per conquistare il proprio piedistallo si debba ricorrere all’adulazione o all’epiteto o allo scherno, o peggio ancora alla disonestà. È più semplice, si sa.
Eppure continuo a stupirmi della frequenza di certe “pratiche” , continuo a stupirmi e dispiacermi ed incazzarmi, e senza intraprendere pericolosi discorsi sui diritti d’autore, plagi etc, in cui chi ha torto finisce sempre col cadere in piedi, dico solo che ciò che continua ad accadere (ancora una volta ne è vittima il poeta Francesco Marotta) è indegno, è totale mancanza di rispetto del lavoro altrui, mancanza ancora più deplorevole se questo lavoro ha le uniche radice nell’amore verso la poesia.
Indignarsi? che tale perdita di tempo! non serve, vero? Su, torniamo a scrivere le “poesie”, a capo chino.
Grazie, Lisa.
fm
Ciao francesco
Grazie a te, sempre
lisa