Se leggo ancora una volta sangue non so cosa potrebbe accadere
magari potrebbe rendermi furiosa
com’è che si dice ecco sì -avere il sangue agli occhi-
ecco sì, modi dire
io comunque non ho dimestichezza con l’anatomia
so altre cose, so di distacchi
era luglio almeno così mi sembra di rammentare
cadeva a fiotti lo coloravo con l’acqua della doccia
per farlo chiaro, di un bel rosa autunnale
che poi è bella se la sai guardare quella stagione:
autunno:
una personalità malinconica e passionale
con vista sul mare
e poi so di certi obblighi mensili
e di leggende metropolitane
questioni di piacere
che qualcuno spaccia per amore
mai visto
so del pulsare sotto pelle come un pensiero
buio
e poi i salti i tonfi
e qualcosa che ricominciava
una cascata ad ogni sguardo
contemporaneamente
quanto è lunga questa parola per l’idea
di racchiudere tutto in un unico momento
straordinariamente
quante volte è accaduto? era amore?
l’addensarsi rutilante sulle guance
lascia dubbi a volte
e so poche cose che hanno tutta l’aria di essere
solo semplici aggettivi o vezzi, o forse troppe
anche per scrivere un romanzo
lo sapeva Arturo in qualche modo
-chiedi al mare-
chiedi quanto
ne scorre dentro, il modo esatto per scriverne il colore
brava!
grazie!
lisa