come il ritirarsi di un’onda,
senza suono.”
pensai-
non mi riconosco in questi sassi sterili
distesi a specchio, che le ombre spezzano in due-
Il buio fresco tremava sull’acqua come un mio doppio.
Alla radice della primavera ricordo solo che
l’acqua del Reghinna sospirava appena.
gli odori che mi portavo addosso
quando bambina uscivo dalla scuola
Dietro la chiesa : il campetto
Se qualcosa deve essere
è di qui che passa
qui penetra la vita, qui scivola la morte
venerdi ho paasato un giorno prorpio da quelle parti arrivando da li galli e tornando a casa verso sud
un giorno pieno di sole ,sospeso
uno di quei giorni che hanno qualcosa
un caro saluto
c.
La tua rosa sarà sempre rigogliosa. Una specie di evergreen
@ carmine
carmine suppongo che tu fossi in barca e suppongo anche che dal mare la costiera si presentasse regale…ma spero che prima o poi ti venga voglia di fermarti.
poi ti scrivo e ti lascio qualche recapito.
grazie come sempre della tua attenzione e in bocca al lupo per lettura a Roma del prossimo lunedì!!
@toni
ma che bello sentirti!!!
sai toni il mio lato romantico e ottimista e presuntuoso pensa esattamente la stessa cosa…quello un po’ più ombroso e critico e pratico non fa che ricordarmi che poi ci sono quelle plastica …:-))
grazie toni
lisa
bellissimo, bellissimo
grazie marco
lisa
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