Da qualche punto nel brullo
arriva il suono come di campanaccio:
é così tanto il desiderio
di vedere che qualcosa si muove
che resto alla finestra
cercando la bestia.
Ma è solo il vento che
chissà dove scuote ferro contro ferro.
Nella controra rimane questo, e a lungo,
l’unico suono, l’unico muoversi
ma così nascosto
che posso a stento immaginarlo
poi, ad un tratto, anche il vento,
come un’anima
lascia il paese
e se solo mi muovessi
sentirei sotto i piedi
lo spezzarsi delle sue ossa