Il crespo del mare,
scivola
come balsamo d’immaginario
sulle parole
e scioglie
i nodi
di attimi di un nostro presente.
Poi riposa il vento.
Il mare
è
mare:
la sua negritudine
emarginata
in-compresa
proiettata.
Sulla riva
le nostre ossa.
Struggente e amara simbiosi
ciao
Un sentire dolente, un parlare muto al mare, che partecipa del mesto stato interiore…
Adonai
Apolide
grazie mille a voi, Patrizia e Apolide…mi stupisco sempre nello scoprire di ricevere tanta attenzione.
grazie e benvenuta a Patrizia
lisa