-Lo vedi questo sabato come s’azzuffa con le foglie?-
ed io mi ero messa mani di pianista
per battere sui tasti lo stesso vento nella stanza
ma dentro e fuori di qui, oltre le foglie il vento il sabato d’autunno
ci sono solo strade, così mute e brevi,
così sghembe, troppo anche per far quadrare le geometrie dei versi